lunedì 20 dicembre 2010

LA CENA DI RUBIK - il primo

Ravioloni neri ai gamberetti
'a Giovanni Rana, ma và in pensione!




Ragazzi Giovanni Rana non è morto! Girano certe malelingue sul suo conto perché tutti invidiano i suoi sfogliavelo; ma Cotto e non assimilato non invidia, anzi emula e supera questo giovin'uomo!


Essenziale per la preparazione di questo primo piatto è procurarsi un tirapasta o come nel mio caso un volontario. Il mio si chiama Barco ed è molto bravo, inoltre ha anche la funzione impasto che è molto efficace!
Procurato il vostro volenteroso tirapasta passiamo alla ricetta.


Ingredienti per 5 persone (circa 7 ravioloni a testa)

Per la pasta:
- 400g di farina 00
- 2 bicchieri d'acqua
- 12g di nero di seppia (3 bustine)
- un albume (conserviamo il tuorlo per chiudere i ravioli!)

Per il ripieno:
- 500g di gamberetti sgusciati
- cipolla per il soffritto
- 2 spicchi d'aglio esanime (senza l'anima del germoglio insomma)
- aceto balsamico
- erba cipollina (1000 punti golosità se è fresca)
- due cucchiaini di amido di mais (o fecola di patate) per il sughetto
- una spruzzata di limone


Cominciamo

La pasta. Chiamare Barco e invitarlo a casa per fare i ravioli. Servirà per impastare e tirare la pasta.
Lavorare in una ciotolona o sul piano di lavoro la farina, l'albume e l'acqua nella quale avremo sciolto il nero di seppia fino ad ottenere una pasta elastica e omogenea.
Variare le dosi di acqua e farina in base alla pasta che otterremo; temperatura e umidità dell'ambiente possono influire nella preparazione della pasta: non è lo stesso preparare questa pasta per chi ci legge dal deserto dell'Acatama o per chi invece ha digitato l'indirizzo sbagliato dal Cherrapunji finendo tra le nostre ricette non assimilate.

Il ripieno. Soffriggere un poco di cipolla e i due spicchi d'aglio senz'anima.
Aggiungere i gamberetti. Se li abbiamo comprati congelati buttarli ancora gelati, in caso contrario aggiungiamo mezzo bicchiere d'acqua.
Bagnare il tutto con un giro di aceto balsamico e spruzzare un poco di succo di limone.
Tagliare sui gamberetti un ciuffetto di erba cipollina, salare abbondantemente con 4 prese di sale (ricordiamo che la pasta non è salata, è il ripieno a dare il sapore!).
Cuocere senza fare asciugare troppo il preparato (nel caso aggiungiamo altra acqua) per 15 minuti circa. Assaggiare sempre per testare la cottura e la sapidità dei crostacei prima di spegnere il fuoco.
Scolare i gamberetti con una schiumarola conservando il sugo della cottura.
Tagliuzzare il tutto e lasciare raffreddare prima di procedere alla composizione dei ravioli.

La lavorazione. Una volta pronto il ripieno lo lasciamo raffreddare e ci avventuriamo nella preparazione del raviolone!
Stendere la pasta in sfoglie larghe circa 10 cm e alte 1/2 mm. Nel caso non avessimo veramente una macchinetta tirapasta, aiutiamoci con della farina per non farla attaccare al piano o al mattarello.
Tagliare dei quadrati di 10 x10 cm circa. Immaginiamo la diagonale di questo quadrato e mettiamo un cucchiaino di impasto in una delle due meta triangolari.
Bagnare i lati della suddetta metà del triangolo con il tuorlo che abbiamo precedentemente conservato e chiudere il raviolo.

Con i denti di una forchetta segnare delicatamente i due lati del triangolo formato che abbiamo attaccato col tuorlo. questa operazione aiuta il raviolo a chiudersi bene evitando la fuoriuscita del ripieno durante la cottura e dà un poco di estetica al piatto.

La cottura. A questo punto i ravioli sono pronti, non resta che fare bollire dell'acqua salata, immergeli delicatamente e farli cuocere per 2 minuti massimo da quando verranno a galla quindi toglierli con una schiumarola e riporli in un piatto per poi saltarli nel sughetto.

Il sughetto. Nella preparazione del ripieno, abbiamo conservato il sugo di scolo dei gamberetti.
Riporre il liquido in una padella grande e stemperarvi due cucchiaini di amido di mais quindi scaldarlo sul fuoco. Quando il composto si addenserà spegnere il fuoco e aggiungere due cucchiai di acqua di cottura dei ravioli.
A questo punto adagiamo i ravioloni in padella e li facciamo saltare pochi minuti, giusto per scaldarli e insaporirli prima di impiattarli e mangiarli voracemente!

Momento black elegance. Il nero dei ravioli è estremamente estremo e risulta facile creare una presentazione d'impatto nell'impiatto del piatto.



Fatto da Pol

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