giovedì 22 settembre 2011

COTTO E MAGICO

Anche se non aggiorniamo finiamo sui giornali, insieme ai maghi.
Promettiamo seri aggiornamenti al più presto.
CIAO FAN !


Tribuna - 22/09/2011
Alessandro Castiglioni

lunedì 6 giugno 2011

TATUAGGI INTOLLERANTI

Muffin light al cioccolato (no lattosio no valsoia)





Dialogo tra Barco e Barco


"Domani mi faccio l'ennesimo tatuaggio"
"Sarebbe carino portare dei muffin alla mia tatuatrice Ilaria"
"A cosa sei allergica Ilaria? Al glutine al lattosio o a tutto? Ah ok solo al lattosio"
"Userò della margarina, penso che non ci sia del latte nella margarina"
"Uh guarda che bei muffin che mi sono usciti... Ora li metto in un Tupperware e li porto a Ilaria"
"Sono in ritardissimo dovrò correre con la mia bici sbattendo lo zaino con dentro il tupperware che contiene i muffin se no perderò il treno..."
"ECCO ILARIA TI HO PORTATO DEI MUFFIN IN DONO!"
"ecco.. quello è un frullato, ma ti posso giurare che prima c'erano dei muffin.."
"ah bene sono felice che le piacciano lo stesso."


Ingredienti (per 12 muffin):


- 125 gr di margarina
- 150 gr di zucchero di canna
- 150 gr di farina bianca
- 50 gr di farina di mandorle
- 50 gr di fecola di patate
- 1 uovo
- 1/2 bicchiere di acqua frizzante
- 1 pizzico di sale
- 1 bustina di lievito vanigliato
- Cioccolato fondentissimo a scaglie


Accessori:


- Pirottini di alluminio
- Carta per muffin


Muffinare:


Mescolare la margarina ammorbidita con lo zucchero di canna, aggiungere l'uovo e continuare con lo sbattitore fino ad ottenere una mousse.
Mischiare gli ingredienti secchi: farina, farina di mandorle, fecola, lievito vanigliato e un pizzico di sale.
Amalgamare gli ingredienti secchi alla mousse di margarina-zucchero-uovo aiutandosi con l'acqua frizzante ottenendo un impasto montato e cremoso.


Mettere due cucchiai di impasto nella carta da muffin e inserire la carta da muffin nei pirottini d'alluminio.
Guarnire con delle scaglie di cioccolato fondentissimo, un pizzico di zucchero di canna e un pizzico di farina di mandorle.


Cuocere in forno per 20/25 minuti a 180 °C, fno a che non saranno asciutti all'interno e dorati in superfice.




Cosigli utili: trasportare i muffin con cura, si rompono a guardarli.



Fatto da Barco.

sabato 28 maggio 2011

BUCOLICISMI #2

Marmellata di rose e mele renette





Mi sto rendendo conto che non stiamo aggiornando dal '92. Tra l'altro il materiale da postare c'era, cose cucinate, masticate e assimilate più di un mese fa.
Potrei dare la colpa ai cinesi che mi dovevano riparare il pc, anche se le foto erano su gmail.
Potrei dare la colpa agli alieni che mi hanno fishato la password per carpire i segretoni di cotto e non assimilato.
Potrei  dare la colpa a Edopardo che miagola sempre e non mi permette di lavorare in un ambiente adatto alla concentrazione.
Oppure, infine, potrei dare la colpa al mio peso di culo che mi impedisce, oltre all'alzarmi dal divano, a muovere le dita su una tastiera a caso per scrivere un benedetto post...


Comunque... Piena fase cose bucoliche, cucinare fiori e mangiare fieno. Potrebbe sembrare un frullato di pomodorini secchi, invece no, è una buonissima marmellata alle rose e mele renette.
Ringraziamo il giardino di mia madre che è stato derubato della fioritura.


Ingredienti per due vasetti:


- 10 rose non trattate (circa 150 gr)
- 4 Mele Renette (circa (200 gr)
- 1/2 limone
- 6 foglioline di menta
- 100 gr di zucchero


Preparazione al minipimer:


Macerazione. Lasciar macerare per un'ora i petali di rosa ben lavati con il succo di mezzo limone, la scorza di mezzo limone e la menta.


Prima cottura. Cuocere le mele renette in una pentola alta fino a che non si saranno disfatte, aggiungere i petali macerati e amalgamare.


Minipimerare. Frullare il composto con il frullatore ad immersione. (Avrei voluto trovare informazioni su questa bellissima invenzione, ma a quanto pare Wikipedia ne ignora l'importanza.)


Seconda cottura. Rimettere il composto nella pentola e aggiungere lo zucchero, continuare a cuocere fino ad ottenere la densità desiderata.


Conservazione in luogo fresco e asciutto. Mettere la marmellata nei vasetti ermetici e conservarla in frigorifero, ovviamente dopo averla fatta raffreddare.


Consigli da ciccione: Spalmare la marmellata sopra uno strato considerevole di burro e se proprio devi anche del pane.





Fatto da Barco.

mercoledì 20 aprile 2011

Zuppe bucoliche di fieno

Zuppa alle erbette selvatiche con patate e grattini


 
Giretti random fra i prati con cani che scappano, raccogliere erbette a caso con il rischio che siano allucinogene mentre alani cadono dai muretti.
In realtà le erbette sono state raccolte con l'assoluta certezza della loro commestibilità.
Nella lingua indigena della valpolonia (Valtellina) si chiamano susei o suselli, nella vita vera la pianta si chiama Silene vulgaris wikipedia la indica come pianta molto ricercata in gastronomia.

Ingredienti per 4 persone

Il brodo
- 2 litri di acqua
- 1 presa di sale
- 2 carote
- 4 gambe di sedano
- 1 cipolla
- 3 ciuffi di prezzemolo
- 1 pezzetto di zenzero fresco

La zuppa
- 1 litro di brodo (circa)
- 30 gr di burro
- 1/2 cipolla bianza
- 1 ciuffo di prezzemolo
- 3 patate pasta gialla
- 100 gr di erbette
- 200 gr di grattini all'uovo
- sale
- pepe

I crostoni
- pane al sesamo
- parmigiano a scaglie
- pepe

Preparazioni bollite

Brodi. Mettere a bollire nell'acqua salata le verdure pulite e fatte a pezzettoni con lo zenzero e il prezzemolo. Cuocere per mezzora fino ad ottenere un brodo vegetale saporito e dal retrogusto di zenzero.

Zuppe. Soffriggere in una pentola alta il burro con la cipolla tagliata finemente e il prezzemolo a pezzetti, quando la cipolla sarà trasparente aggiungere le patate a cubetti e rosolare per qualche minuto. Coprire con un litro di brodo e cuocere le patate per una decina di minuti. Aggiungere grattini, erbette e terminare la cottura in altri 10 o 12 minuti.

Crostoni. Tagliare a fette il pane al sesamo, cospargerlo con qualche scaglia di parmigiano, pepare e gratinare al forno per qualche minuto.

Impiattamenti. Servire la zuppa in una ciotola con qualche crostone ben immerso, guarnire con qualche erbetta cruda per sottolineare agli ospiti che abbiamo faticato a raccoglierle e non ci siamo limitati a usare delle spinacine surgelate.

  

Fatto da Barco.

mercoledì 30 marzo 2011

Pallette borderline.

Polpettine vegetariane ai ceci





"La mia vita è un disastro, nemmeno il mio gatto mi capisce e Sono disperata e nessuno se ne cura" nessun'altra citazione potrebbe essere più adatta..
I cupcakes non vengono come dovrebbero e il mio gatto stava per scomparire... solo del fritto potrebbe ristabilire la felicità.


Ingredienti per una decina di polpette


Le polpette
- 200 gr di ceci lessati
- 100 gr di mollica di pane secco
- 1 tuorlo d'uovo
- 1/2 bicchiere di latte
- 1/4 di cipolla bianca
- rosmarino
- prezzemolo
- sale
- pepe
- olio di semi


La panatura
- 1 albume
- 1/2 bicchiere di latte
- briciole di pane secco, semi di sesamo, cornflakes....









Preparazione veloce veloce.


Polpettare. Frullare ceci, pane ammollato nel latte, tuorlo, cipolla, rosmarino, prezzemolo, sale, pepe fino ad ottenere un composto molle ma malleabile.
Fare tante piccole palline del diametro di 3 cm.


Panare. Passare le palline nell'albume e latte e poi nelle diverse panature. Io ho scelto delle briciole di pane bianco con del rosmarino sminuzzato, delle briciole di pan di segale con semini di sesamo e dei cornflakes (ovviamente al naturale, non glassati, non rosa, non al cioccolato).


Friggere. Mettere a cuocere le polpette in abbondante olio di semi caldo fino a che non saranno dorate.


Consigli utili per l'accompagnamento: servire le pallette fritte con una salsina di yogurt, senape e maionese ( 3 cucchiai di yogurt, 2 di senape e 1 di maionese).






 Fatto da Barco.

sabato 19 marzo 2011

Colazioni da persone poco impegnate

Tortine alla mou e cocco





Sono in villeggiatura obbligata tra i monti da mamma e papà (-.-').
Le cose positive sono poche ma ci sono, ho un grandissimo cane da abbracciare, la mamma ha un forno giga e una dispensa piena di cose e la mia amica/vicina di casa ha una macchinetta fotografica da prestarmi.
Quindi la notte penso bene di restare sveglio a caramellare le cose che trovo nelle immediate vicinanze del fornello (pentole, mani, canarini, sedie, sgabelli...).


Ingredienti per 6 tortini


La mou
- 1 bicchiere di latte
- 7 cucchiai colmi di zucchero


La crostina di cocco
- 1 albume
- 1 cucchiaio di zucchero a velo
- 2 cucchiai di farina di cocco


I tortini
- 200 gr di farina
- 100 gr di burro
- 100 gr di zucchero
- 2 tuorli d'uovo
- 1 albume
- 1 bustina vanillina
- 1 pizzico di sale









Caramellare, sbattere, impastare....


La mou. In un pentolino mettere a cuocere latte e zucchero. Continuare a far bollire il composto fino a ridurlo ottenendo un caramello cremoso. La crema deve essere ambrata, più scura risulterebbe amara. Una volta tolto dal fuoco tenderà a indurirsi come le caramelle.


La crostina di cocco. Mescolare albume, zucchero a velo e farina di cocco.


I tortini. La preparazione è simile alla pastafrolla ma gli ingredienti sono tutti montati.
Sbattere il burro ammorbidito con lo zucchero fino ad ottenere un composto cremoso.
Aggiungere i tuorli, continuare a sbattere fino ad ottenere un impasto spumoso.
Unire la farina, la vanillina, il sale alla spuma e proseguire con lo sbattitore (se l'impasto risulta troppo denso allungarlo con mezzo bicchiere di latte).
A parte montare a neve l'albume e aggiungerlo all'impasto mescolando delicatamente dall'alto al basso, facendo attenzione a non smontarlo.
Con una sac à poche mettere l'impasto nei pirottini bassi in modo che risalga sul contorno.
Aggiungere uno strato di mou e chiudere con la crostina al cocco.
Infornare a forno caldo per 20 minuti a 200 °C.




Prevenzione salute: Servire appena tiepidi se non si vuole perdere l'uso della parola, la mou dopo venti minuti in forno è molto ustionante.






 Fatto da Barco.

martedì 8 marzo 2011

ESPERIMENTI E CONCORSI 2.0

Maltagliati verdi con crema di fave e ciuffi di totano


E' stato appurato che le ricette per i contest hanno sempre un nome lunghissimo.
Visti gli scarsi risultati raggiunti in precedenza abbiamo deciso di risollevare la nostra triste sorte e partecipare ad un'altro simpatico concorso, questa volta oltre a raggiungere perfettamente l'effetto "mmh che buono" abbiamo decisamente migliorato l'effetto "mmh che bello".

La foto potrebbe essere fuorviante, la pasta verde non se la sta mangiando un cattivissimo alien tentacoloso rosa.


 


Ingredienti per 4 persone

I maltagliati:
- 400 gr di farina bianca
- 100 gr di piselli
- 1 uovo

la crema di fave:
- 100 gr di fave (sgusciate o intere)
- 100 gr di formaggio fresco (tipo Philadelphia)
- olio
- 1 pizzico di rosmarino
- sale
- pepe

i ciuffi di totano
- 8 ciuffi di totano
- 1/2 limone (succo e scorza)
- bacche di ginepro
- 1/2 bicchiere di prosecco
- sale
- peperoncino



Preparazioni varie

I maltagliati. Lessare per sei minuti i piselli congelati, frullarli e impastare con un uovo e la farina, la pasta deve essere particolarmente compatta e poco bagnata.
Prelevare la nostra amica imperia dalla credenza, fissarla con l'apposito gancio al tavolo e cominciare a tirare sfoglie di pasta verde alta circa un millimetro.
Infarinare le sfoglie per evitare che si attacchino tra di loro e tagliarle in maniera abbastanza casuale, tipo trapezi.
Cuocere in acqua bollente e salata per circa due minuti.

La crema di fave. Dodici ore prima di cucinare mettere le fave a bagnonell'acqua fredda.
Bollire le fave in abbondante acqua per circa un'ora (un'ora e mezza se sono intere).
Scolare e sciacquare con acqua fredda (sbucciare se le fave erano intere).
Saltare le fave in padella con un filo di olio e rosmarino, quando si saranno insaporite aggiungere il formaggio fresco e amalgamare con l'aiuto di un goccio d'acqua (fare attenzione a non portare la crema ad ebollizione).

I ciuffi di totano. Scaldare in una padella dell'olio con la scorza di limone, le bacche di ginepro e il peperoncino. A olio caldo aggiungere i ciuffi di totano, saltarli fino a raggiungere un colore rosato e bagnarli con il succo di mezzo limone e mezzo bicchiere di prosecco. Salare e cuocere per circa dieci minuti.



Momento "ho troppe cose da mettere in un piatto solo": Disporre i maltagliati in un piatto piano alternandoli con della crema di fave, decorare con un ciuffo di totano (anche detto alien), delle fave rimaste intere, una grattata di pepe e qualche scorzina di limone.



 Fatto da Barco.

about food

giovedì 3 marzo 2011

ESPERIMENTI E CONCORSI

Gnocchi alla pera ripieni di noci e brie su riduzione di pera speziata
 

No, non c'era un nome piu' lungo da dare a questo piatto.
No, non è rigurgito di rapaci notturni bollito in acqua salata.
Si potrebbero aggiungere mille commenti e osservazioni, ma penso siano sufficienti quelli fatti in fase di preparazione.
Duuunque


Ingredienti:
- 3 patate a pasta bianca
- 6 pere abate
- brie
- noci
- farina 00
- zucchero di canna
- burro
- chiodi di garofano
- noce moscata
- zenzero fresco
- mezzo limone
- sale
- pepe

Gli gnocchi. Lessare le patate con la buccia.
Sbucciare 3 pere, tagliarle a pezzi e sbollentarle per qualche minuto nell'acqua per ammorbidirle.
Ora schiacciare insieme pere e patate, impastare il tutto correggendo la consistenza con la farina fino ad ottenere una pasta morbida, compatta e non appiccicosa.
Ora dobbiamo prendere delle noci di impasto, stenderle in cerchi dal diametro di circa 6/7 cm e dallo spesso di massimo 5 mm, posizionare al centro un pezzetto di brie (comprensivo di buccia) grande come una biglia con sopra un pezzetto di noce e chiudere il tutto dando una forma ovoidale. sì, ovoidale!
Vengono fuori appunto questi ovuli che andremo ad immergere in acqua bollente facendo attenzione a non farli attaccare al fondo della pentola. 
Saranno cotti quando li vedremo galleggiare, hanno delle grandi capacità di apnea, torneranno in superfice probabilmente il mattino dopo.

La riduzione di pera speziata. Detta anche "ma è natale!" e "ma odora di crema al taleggio!": facciamo di no.
Sbucciare le rimanenti pere e tagliarle in pezzettini.
Sciogliere abbondante burro (facciamo 3 belle noci) e buttarci i pezzi di pera. 
Ravviviamo il frutto con le spezie: aggiungere un cucchiaio di zucchero di canna, 3 chiodi di garofano, un giro di pepe, sale, una grattugiata di zenzero e abbondante noce moscata. 
Saltare il tutto e bagnare con un bicchiere d'acqua e il succo di mezzo limone.
Cuocere il tutto spezzettando la pera con la punta della forcheta fino ad ottenere una sorta di marmellatina omogenea.

Andremo a posizionare la riduzione di pera sul fondo del piatto e sopra di essa posizioneremo gli gnocchi con un giro di pepe e qualche noce spezzettata.

Consigli estetici: se vanno serviti per un'occasione speciale, evitate di usare piatti con un colore simile tipo beige o panna...il poco contrasto crea una visione demotivante anche se comunque una volta assaggiati passa la paura!

Titolo immagine: il disco volante!

Fatto da Barco e Pol



sabato 12 febbraio 2011

FANS E AMANTI DI COTTOENONASSIMILATO


Ci sono due tipi di Fans:



Per quanto il target del nostro blog sia la MILF della porta accanto, o il giovane ventenne che si sente MILF dentro, abbiamo dei fans del secondo tipo che ci supportano con tutto il loro talento!
Grazie Olimpia Zagnoli!

mercoledì 9 febbraio 2011

LE COSE SEMPLICI - dessert

Cestini di pastafrolla con crema chantilly alla lavanda


Coronare il pranzo, a questo punto merenda dato che erano le quattro di pomeriggio, con dei dolcetti proprio maschili... potrebbero sembrare gialli ma il sapore è sicuramente violetto.
Attenuante: questi dolcetti sono per la mia amica femmina.. infatti si chiamano anche "Dolcini Elisabetta" .
Anche qui preparazione veloce e immediata, dalle due alle tre orette sui fornelli.


Il riferimento è sicuramente scontato e banale... ma oh ! si parla di fiorellini e creme vaporose......

Ingredienti per i cestini

- 60 gr di burro
- 50 gr di zucchero
- 125 gr di farina
- 2 tuorli d'uovo
- 1 pizzico di sale
- 1 grattuggiata di scorza di limone

Ingredienti per la crema

- 250 ml di latte
- 3 cucchiai di fiori di lavanda
- 3 tuorli d'uovo
- 70 gr di zucchero
- 25 gr di maizena o farina
- 100 ml di panna fresca

La pasta frolla. Mescolare con forza il burro ammorbidito, lo zucchero, un pizzico di sale e la scorzetta di limone fino ad ottenere una crema, aggiungere i tuorli d'uovo e amalgamare.
Unire la farina al composto e impastare con le mani ottenendo un impasto malleabile.
Lasciar riposare in frigo per evitare che il burro si sciolga e l'impasto diventi troppo morbido.
Formare le formine. Dopo circa venti minuti di riposo prelevare la pasta frolla dal frigo e modellarla in stampini tipo crostatine.
Cuocere. Infornare a forno caldo per 12 minuti a 180 °C (oppure fino a che risultano dorate).
Panico. Per evitare di piangere (come ho fatto io) lasciar raffreddare completamente le crostatine prima di provare a toglierle dagli stampini.

La crema chantilly. Secondo Wikipedia la cosa che stiamo per fare si chiama così, voglio comunque ringraziare Francois Vatel per il suo prezioso contributo.
L'infuso. Portare a bollore il latte con due cucchiai di fiori di lavanda, è consigliato non utilizzare la lavanda che si trova nell'armadio di nonne o zie, appena il latte bolle togliere dal fuoco e lasciar riposare 10 minuti, il tempo necessario per profumare.
Sbattitore. Con l'aiuto della frusta elettrica sbattere i tuorli d'uovo, lo zucchero e la maizena (o farina), aggiungere il latte filtrato dai fiori, rimettere tutto in un tegame e cuocere per tre o quattro minuti fino ad ottenere una crema pasticcera semidensa. Anche qui togliere dal fuoco e lasciar riposare.
Risbattitore. Richiamare la frusta eletrica e montare a neve la panna montata.
Amalgamare. Versare la panna montata nella crema pasticcera (se questa si dovesse essere indurita basta diluirla con due cucchiai di latte freddo) mescolare dolcemente dall'alto verso il basso fino ad avere una crema vaporosa.

Momento Sac à poche! riepire tutti i cestini con la crema vaporosa, decorare con qualche fiorellino di lavanda.

Accorgimenti:

1- Non abusare di questi dolcetti, presumo abbiano lo stesso quantitativo di calorie di due cheeseburger.
2- La lavanda ha effetti rilassanti, tramortisce gli elefanti, dopo l'ultimo morso è molto probabile lo svenimento sul tavolo.

 Fatto da Barco.

mercoledì 2 febbraio 2011

LE COSE SEMPLICI - secondo

Spiedini di maiale glassati al miele e sesamo


Perchè scrivere quelle due pagine che chiudono la mia tesi quando posso perdere tempo ad aggiornare il blog?
Tanto la mia tesi non avrà mai 5552 visite..

Allacciandomi al discorso di Pol ( vedi tagliatelle rosa) ho scelto la carne di maiale perchè mi sembra una carne tutt'altro che "frifri".

Ingredienti (12 spiedini)

- 300 gr di lonza di maiale
- 3 cucchiai di miele millefiori
- 2 cucchiai di semi di sesamo
- sale
- olio
- 1 noce di burro
- 1 filo di aceto balsamico

Accessori

Spiedini di legno



Procedere. Tagliare la lonza in cubetti di circa due centimetri di spessore, scottare la carne con un filo di olio in una pentola bassa e larga. Quando i cubetti si saranno dorati salarli e cospargerli con due cucchiai di miele.

Bruciare la cappa della cucina. Porgendo attenzione a non infiammare tutti i pensili alzare al massimo la fiamma e saltare per qualche minuto la carne per far sì che si "glassi" e assuma un color marroncino caramello.

Gli spiedini. Prendere gli spiedini di legno e infilzare tre o quattro tocchetti di maiale glassato, cospargere di semini di sesamo e grigliare nel forno a 180 °C per cinque minuti terminando la cottura.

La salsina. Come notiamo nella padella bassa e larga è rimasto un sughino (probabilmente è grasso della carne, olio di cottura, miele e via dicendo...), bene non buttiamolo. Aggiungere a questo sughino un cucchiaio di miele, una noce di burro e un filo di aceto balsamico, cuocere per qualche minuto fino a che la salsina si sarà addensata.

Dato che parliamo di cose semplici limitiamoci ad appoggiare gli spiedini su un piatto fondo e versiamoci sopra qualche cucchiaino di salsa.

Momento cosa ho imparato oggi.

Come è vero che del maiale non si butta via niente è anche vero che dalla cottura del maiale non si butta via niente. Evviva la cultura popolare.


 Fatto da Barco.

lunedì 31 gennaio 2011

LE COSE SEMPLICI - primo

Tagliatelle rosa con crema di patate e taleggio



Ci sono dei maleducati che dicono cattiverie sul conto di Cotto e non assimilato del tipo che cuciniamo cose poco maschili: proprio non capisco come lo si possa affermare!
Queste sono maschissime tagliatelle che assumono un colore rosato grazie all'aggiunta di due barbabietole nell'impasto: daranno il colore, ma non ne alterano il sapore.
Anche loro sono sèmplici! La pasta fresca tutto sommato è molto semplice da fare e avere un tirapasta lo rende anche veloce.

ATTENZIONE - THIS IS NOT AMERICA SHA LA LA LA LA
Non è cibo americano, non è big babol in striscioline e non è prosciutto cotto!


I semplici ingredienti
- 500 g di farina 00
- 2 barbabietole (grandi come una pallina da tennis)
- 2 bicchieri di acqua
- 1 albume
- 3 patate
- taleggio CON CROSTA (ho usato 5 fette spesse 1,5 cm, larghe 10 cm, alte 5 cm)
- pepe
- sale
- noce moscata
- burro
- olio extra vergine di oliva

Attrezzi necessari
- Un frullatore
- Per gli svogliati un tirapasta sostituirà il mattarello.

La pasta. La pasta fatta in casa si rivela sempre più semplice da fare di quanto uno immagini.
Frullare le barbabietole con l'acqua e impastarle con la farina e l'albume.
Aggiungere il liquido viola poco alla volta ed eventualmente aggiungere della farina fino ad ottenere un impasto asciutto che non risulti appiccicoso.
Stendere la pasta spessa 1mm/2mm e tagliarla in tagliatelle della larghezza desiderata.
Tenere la pasta stesa o tagliata sempre ben infarinata in modo che si secchi all'aria e non si attacchi durante la lavorazione.

La crema. Pelare le patate, tagliarle in pezzi e lessarle in acqua salata.
Una volta lessate, scolarle e frullarle insieme a 4 pezzi di taleggio, un filo d'olio, sale e pepe e un poco di acqua per rendere il tutto piu' fluido.
Versare la crema in un pentolino e porla su fuoco a fiamma bassa con una noce di burro e l'ultima fetta di taleggio in pezzi.
Scaldare finché il taleggio non sarà amalgamato. (non ci vorrà molto).

Composizione. Cuocere le tagliatelle in acqua salata bollente nella quale avremo aggiunto 2 cucchiai di olio (vedi momento tips and tricks) per 2 minuti. Maneggiarle con cura che sono delicate e si rompono. Scolarle, impiattarle e coprirle con un paio di cucchiaioni di crema.
Una grattugiata abbondante di noce moscata e via.

Momento tips and tricks. Due cose vanno sapute e fatte per un buon risultato:
1. Ci sono dei formaggi tra cui il taleggio che esprimono al meglio il loro sapore se mangiati con la crosta. LA CROSTA E' NOSTRA AMICA, non un ricettacolo di morte come pensano in molti. Quindi lasciamola attaccata al formaggio e uniamola nella preparazione della crema.
2. Perché l'olio nell'acqua di cottura? Spesso la pasta fatta in casa tende ad appiccicarsi durante la cottura. Aggiungere dell'olio all'acqua di cottura prima di immergere la pasta aiuta ad evitare questo inconveniente.


Fatto da Pol

giovedì 27 gennaio 2011

LE COSE SEMPLICI - antipasto

Canapé di gamberi



Se anche nella tua vita è il caos a regnare sovrano e passare da un frullatore ad un tirapasta ribaltando la cucina non fa per te, forse apprezzerai l'immediatezza e la Sémplicità (trend del momento) di questo piatto freddo. La vera comodità di questa Canapé è che variando le dimensioni della base di pane, puo' trasformarsi da antipasto a secondo piatto!
Realizzarla è Sémplicissimo:

Ingredienti 
variali a seconda della tua fame
- uova di quaglia
- pane di segale integrale a fette (quello quadrato dei tedeschi, ma va bene qualunque pane integrale a fette)
- maionese (purtroppo quella già pronta)
- gamberetti
- lattuga

Preparazione
La cosa più "complicata" sarà fare bollire le uova di quaglia, il resto è Sémplice
Un volta sode le facciamo raffreddare, sbucciarle e tagliarle in quattro parti per il lungo.
Tostare le fette di pane e se vogliamo servire la Canapé come antipasto tagliarle in quattro pezzi.
Disporre sul pane una foglia di lattuga, l'uovo sodo, la maionese e infine i gamberi. 
Un pizzico di sale, una microspolverata di pepe e due gocce di aceto balsamico per finire.

Basta
Fine
E' pronta
Puoi già mangiarla

Difficoltà -1
E fai anche bella figura se inviti la zia di Canterbury


PS
Sì ok lo so che le foto a sto giro sono brutte...l'equipe di fotografi che ci segue di solito aveva un servizio soloMòda da scattare.

Fatto da Pol

domenica 9 gennaio 2011

TRADUCI SUSHI - primo

Ravioli al vapore con funghi e ricotta


Continuando il bricolage si passa ai mezzi pesanti. Apro la scatola dell'Imperia e comincio a tirare pasta.
Ero così indeciso su che regalo volere per natale.. Un tirapasta Imperia o un GameBoy DS ? Bene, li ho ricevuti tutti e due e sono felice.

Ingredienti per la pasta

- 500 gr di farina
- 1 bicchiere (circa) di acqua bollente
- 1 pizzico di sale

Ingredienti per il ripieno

- 200 gr di funghi champignon
- 1 manciata di prezzemolo
- 3 gambi di prezzemolo
- 1 spicchio di aglio privato dell'anima
- 1/2 cipolla bianca
- 2 cucchiai di olio
- sale
- pepe
- 200 gr di ricotta

La pasta. In una terrina lavorare la farina, il sale, l'acqua bollente, fino ad ottenere un impasto morbido ed elastico. Prendere Imperia e tirare tante sfoglie molto sottili (penultima tacca), per gli antichi prendere un mattarello e faticare fino a che la sfoglia sarà sottile un millimetro (sudare).

Il ripieno. Pulire i funghi e tagliarli a pezzetti, soffriggere la cipolla, i gambi di prezzemolo tagliati fini, l'aglio esanime nell'olio in una pentola larga e bassa. A olio caldo togliere l'aglio, aggiungere gli champignon, coprire con dell'acqua, aggiustare di sale e pepe e cuocere fino ad acqua evaporata, circa una quindicina di minuti.
Una volta che i funghi sono pronti unire il prezzemolo tritato, la ricotta e mescolare.

I ravioli. Disporre sopra a una sfoglia delle palline di ripieno, coprire con una seconda sfoglia, pressare e tagliare i ravioli. Per questo passaggio io ho un attrezzo innominamibile che pressa e taglia in una semplice mossa.

Cottura. Disporre sulla griglia della pentola a vapore i ravioli facendo attenzione a non sovrapporli (se no si attaccano tutti insieme). Chiudere la pentola con l'apposito coperchio e cuocere per 8 - 10 minuti.

Grande ritorno: Momento Yahoo answer !

Questi cosi appicicosetti e bruttini sono presentabili?

Con un po' di fantasia anche sì. Disporre ordinatamente su un piatto piano, condire con un filo di olio extravergine, una spolverata di prezzemolo e guarnire con qualche funghetto.

Cena laboriosa per casalinghi che vogliono provare i loro regali di natale, però adesso natale, capodanno, befane sono passati e per un anno non se ne parla più.


Fatto da Barco.

sabato 8 gennaio 2011

TRADUCI SUSHI - antipasto

"Sushi" ai risotti


Magico bricolage delle vacanze. Se hai tempo da buttare cucina tantissimo riso e comincia ad appallottolarlo.

Premessa: non è difficile, tutti ce la possiamo fare (a seguire canzone di incoraggiamento - diciamo grazie a Katy Perry)


Ingredienti per il risotto base (una trentina di sushini)

- 10 manciate di riso
- 1/2 bicchiere di vino bianco
- 1 l di brodo vegetale
- 2 cucchiai di olio
- 30 gr di cipolla bianca

Risotto. Rosolare la cipolla tagliata finemente nell'olio, quando la cipolla sarà imbiondita scottare il riso e bagnare con il vino bianco, cuocere aggiungendo il brodo e continuando a mescolare per una ventina di minuti (attenzione a non cuocerlo troppo, finirà la cottura in preparazione)

Nigiri milanese

Ingredienti

- Risotto
- 1 pizzico di zafferano
- 1 fetta di carne di tacchino o altre carni (circa 100 gr)
- 1 uovo
- farina
- pangrattato
- salvia
- 30 gr burro
- sale

Colorare il risotto. Prendere una porzione di risotto precedentemente preparato, finire la cottura aggiungendo lo zafferano e un goccio di brodo. Lasciare raffreddare, penso sia difficile arrotolare del riso bollente.
La cotoletta. Tagliare a striscioline la carne, infarinare le striscioline di carne, passare nell'uovo panare nel pangrattato. Sciogliere il burro con la salvia, a burro caldo adagiare la carne, cuocere fino a che la panatura sarà ben dorata e salare.
Il Nigiri. Con le mani preparare degli ovetti di riso e adagiarci sopra una mini cotoletta.



Nigiri trevisano

Ingredienti

- Risotto
- 6 foglie di radicchio trevisano
- 10 fettine di asiago (formaggio a scelta)

Colorare il risotto. Tagliare finemente il radicchio, cuocere in padella con dell'acqua fino a che non si sarà appassito, aggiungere il risotto e finire la cottura. Lasciar raffreddare.
Il Nigiri. Anche qui con le mani preparare degli ovetti di riso viola e adagiarci sopra una fettina di asiago.



Maki tirolese

Ingredienti

- Risotto
- 1 manciata prezzemolo
- 10 fettine di speck

Colorare il risotto. Terminare la cottura del risotto con del prezzemolo, lasciar raffreddare.
Il Maki. Prendere una fettina di speck, stendere sopra un cucchiaio di risotto al prezzemolo, mettere nel mezzo un funghetto trifolato, arrotolare con cura.


* vedi la prossima ricetta per sapere come si fanno i funghetti trifolati.


Maki valtellinese

Ingredienti

- Risotto
- 1 manciata di prezzemolo
- 10 cubetti di Bitto (o formaggio a scelta)
- 10 fettine di bresaola

Colorare il risotto. Terminare la cottura del risotto con del prezzemolo, lasciar raffreddare.
Il Maki. Prendere una fettina di bresaola, stendere sopra un cucchiaio di risotto al prezzemolo, mettere nel mezzo un cubetto di formaggio, arrotolare con cura.



Consiglio: servire questi fakesushi tiepidi, scaldare in forno a 60 °C per qualche minuto.

Dato lo sbattimento simile al parto per fare sti cosi, il loro posizionamento all'interno di una cena potrebbe essere l'antipasto o ancora meglio l'aperitivo.

Fatto da Barco.